il progetto

cos’è il progetto free all

Il progetto si propone di lavorare soprattutto sulle esigenze dei/delle giovani LGBTQI+ e dei migranti e dei rifugiati LGBTQI+ che sono stati particolarmente colpiti da forme di discriminazione, abuso e violenza a causa dell’isolamento e delle restrizioni alla mobilità durante la pandemia. Questi divari rischiano di riprodurre ulteriormente il modello di esclusione sociale già sperimentato dalle persone LGBTQI+ in molti contesti europei.

Basandosi su una collaborazione a lungo termine e sui risultati raggiunti nella prevenzione e risposta alla violenza di genere nei paesi target, le associazioni ed organizzazioni che cooperano sul progetto FreeAll riconoscono le lacune dei sistemi di protezione nella tutela delle persone LGBTQI+ sopravvissute o a rischio di violenza, condizioni che sono state esacerbate dalla pandemia.
 
Le organizzazioni coinvolte dall’azione intendono lavorare insieme per rafforzare i servizi legali, sanitari, sociali e giudiziari per identificare e supportare in maniera tempestiva le persone LGBTQI+ sopravvissute a violenza di genere.

Obiettivi del progetto

  • Aumentare la consapevolezza del personale in prima linea e degli/delle insegnanti/educatori/educatrici sulla protezione e sicurezza delle persone e giovani LGBTQI+ fornendo formazione sensibile al genere, apprendimento reciproco e opportunità di sviluppo delle capacità.
  • Sensibilizzare e formare sui diritti e sui servizi di protezione presenti sui diversi territori le persone LGBTQI* e la comunità estesa per azioni di referral.
  • Promuovere raccomandazioni politiche, buone pratiche dei servizi di tutela affinché siano più inclusivi.

Risultati del progetto

  • Rafforzamento dei servizi legali, sanitari, sociali e giudiziari per identificare e sostenere precocemente le persone LGBTIQI+ sopravvissute alle violenze sessuali.
  • Consolidamento delle reti di protezione, includendo anche le associazioni LGBTIQ nel sistema di risposta come canale di riferimento informato per il sostegno ai/alle sopravvissut*.
  • Divulgazione delle raccomandazioni e dei risultati ottenuti a livello nazionale in Italia, Spagna e Grecia con l’identificazione di un modello di intervento su larga scala a livello europeo.

a chi è rivolto

  • Professionisti/e in prima linea nella risposta alla violenza per aumentare le loro competenze di inclusione e risposta ai bisogni specifici di persone LGBTQI+ (lavoro su stereotipi di genere, violenza, diritti e progetti personali).
  • Docenti di istituti secondari formati sulla protezione dei diritti di LGBTQI+ tra i/le giovani.
  • Persone LGBTQI+ sopravvissute a forme di violenza, discriminazione e abuso supportate direttamente con attività sociali, legali, sanitarie e counselling (con particolare attenzione a giovani e persone migranti e rifugiate).
  • Servizi pubblici e privati coinvolti in azioni di rete per contrastare la violenza su LGBTQI+.
  • Professionisti dei servizi attraverso azioni di training on the job.